Lombalgia, dorsalgia e dorsolombalgia sono sinonimi di “mal di schiena”. Identificano un dolore che è localizzato alla zona del dorso o dei lombi.
Si parla invece di lombosciatalgia quando il dolore si irradia ad una parte o a tutta la gamba per un interessamento del nervo sciatico, di solito a causa di un’ernia del disco.
L’80% della popolazione mondiale, uomini e donne, ha nel corso della sua vita almeno due gravi episodi di mal di schiena, più o meno invalidanti. Ne soffrono circa 15 milioni di italiani.
La lombalgia si può manifestare in forme più o meno persistenti che vengono, generalmente, classificate per la durata di comparsa dei suoi sintomi più evidenti:
Lombalgia acuta (colpo della strega) – Quando la presenza del dolore non dura più di 6 settimane.
Lombalgia sub-cronica – Qualora il dolore alla schiena si manifesti per una durata fino a 12 settimane.
Lombalgia cronica – Dolore oltre le 12 settimane.
Molti sono i fattori che possono scatenare una lombalgia: innanzitutto le attività lavorative particolarmente pesanti o caratterizzate da una postura che predispone al mal di schiena, ma anche le attività sportive e, per i bambini, gli zaini scolastici, che hanno assunto ormai dimensioni e pesi sproporzionati.
Ci sono due tipi differenti di Lombalgia: quella tradizionale, che colpisce solo la colonna vertebrale, e quella che interessa anche qualche terminazione nervosa, di solito il nervo sciatico, con un conseguente dolore anche alla gamba.
Percorso Terapeutico :
- Visita Medica : Ortopedico – chirurgia della colonna, Fisiatra
- Esami Diagnostici: Radiografia, Risonanza Magnetica, TAC
- Valutazione Osteopatica + trattamento, durata 1 h
- Terapie consigliate: Osteopatia, Posturale, Idrokinesiterapia, Fisiopilates, Ozonoterapia.