L’importanza della fisioterapia prima e dopo
La riabilitazione oncologica consiste nella presa in carico multidisciplinare delle persone affette da tumore. La presa in carico riabilitativa ha come obiettivo il mantenimento di un’adeguata qualità della vita. Il concetto si applica alla salute fisica e a quella mentale includendo fattori: ⁜ emozionali ⁜ relazionali ⁜ ambientali ⁜ spirituali. UN PROGETTO MULTIDISCIPLINARE
La cultura riabilitativa riguardo ai pazienti con storia oncologica necessita tuttavia di essere diffusa ed implementata. L’approccio integrato tra l’oncologo, il chirurgo ed il fisiatra, è centrale affinché si moduli caso per caso il progetto riabilitativo. L’équipe si completa con la figura dello psicologo e dello specialista in scienze della nutrizione e naturalmente del fisioterapista .La riabilitazione incide positivamente anche sull’aspetto psicologico e cognitivo comportamentale del paziente. Raggiungere grazie al proprio impegno un miglior trofismo muscolare, maggiore resistenza e riduzione del dolore, rende la persona più forte e partecipe al suo percorso di cura e aumenta la capacità di affrontare la malattia. La crescente prevalenza di tumori cerebrali e la maggiore durata della sopravvivenza raggiunta dai recenti progressi nel trattamento chirurgico richiedono un’analisi critica dell’effetto della riabilitazione funzionale sui pazienti con tumori cerebrali. Un tumore che colpisce il sistema nervoso centrale può avere un impatto drammatico sul malato, così come sulla famiglia e sugli affetti più cari. Il tumore, indipendentemente dall’estensione o dalla posizione, può influenzare le capacità fisiche, sociali, professionali ed emotive dell’individuo. Il trattamento riabilitativo risulta essere necessario in quei pazienti che hanno subìto un intervento chirurgico di asportazione di un tumore cerebrale soprattutto quando sono presenti disturbi funzionali (disabilità) e si avvia non appena il soggetto raggiunge condizioni clinicamente stabili.Il confronto tra il neurochirurgo, il fisioterapista e il paziente è fondamentale:⁜ per fissare obiettivi riabilitativi realistici⁜ determinare luogo e modalità del trattamento riabilitativo. Diversi autori hanno evidenziato che gli stessi principi di neuro
riabilitazione applicati a persone con trauma cranico, ictus e lesione traumatica del midollo spinale sono ugualmente appropriati per le persone con tumori al cervello. Questi principi includono:⁜ la prevenzione delle complicanze mediche⁜ il trattamento di problemi medici come dolore, spasticità, intestino e vescica neuropatici⁜ il miglioramento della mobilità dei pazienti e della loro partecipazione alle attività di vita quotidiana. Fisioterapisti e osteopati possono quindi aiutare a prevenire complicazioni, massimizzare la funzione e migliorare la qualità di vita di questi pazienti. Molti studi presenti nella letteratura scientifica evidenziano i benefici della riabilitazione multidisciplinare per coloro che hanno subìto un intervento chirurgico per tumore al cervello. Infatti questi pazienti dovrebbero seguire un programma riabilitativo che comprenda:⁜ terapia fisica⁜ terapia occupazionale⁜ valutazione e trattamento logopedico, psicologico e neuro psicologico. Gli obiettivi che il team multidisciplinare deve per seguire il paziente sono:⁜ il recupero delle funzioni sensitivo-motorie e di conseguenza della mobilità⁜ agevolare la sua partecipazione nelle attività di vita quotidiana sia semplici che complesse⁜ favorire la comunicazione e la relazione⁜ aiutarlo nel suo reinserimento sociale e lavorativo . Entrando nello specifico del recupero motorio, se la lesione cerebrale dà luogo a debolezza o paralisi degli arti, sarà il terapista a muovere quelli lesi o ad incoraggiare il paziente a farlo in quanto il movimento degli arti lesi aiuta a prevenire o attenuare le contratture e a mantenere la mobilità articolare. Anche gli arti lesi devono essere allenati regolarmente per poter mantenere il tono e la forza muscolare. Il paziente dovrà esercitarsi a compiere movimenti come muoversi nel letto, girarsi, cambiare posizione e sedersi. Potrebbero essere necessari anche esercizi per migliorare la coordinazione, l’equilibrio, ma anche la spasticità e la deambulazione.